Esiste un mondo al di là del sole che noi non vediamo: Nielax.
Nielax è il mondo più noioso e monotono dell’intero sistema solare: è abitato solo dai "niela", alieni verdi orrendi. L’unica cosa che rende Nielax degno di esistere è la sua alba: è un peccato che lo spettacolo della levata del sole si svolga con tanta maestria in un luogo semideserto. Il sole deve dare spettacolo senza che nessuno gli batta le mani. Il sole comunque, non se la prende e fa sempre più bella la sua rappresentazione. Si fa annunciare dal vento leggero, mentre è ancora buio. Il vento muove appena le foglie degli alberi e increspa le acque del mare. Ecco, comincia a mandare una luce cinerea che presto invade il cielo: non è notte, non è giorno. Ma ora è tutto pronto per lo spettacolo. Per prima cosa lancia nel cielo i carri delle nuvole, cariche d’oro e porpora. Poi, invia una miriade di colori: ecco il violetto, ecco il lilla, ecco il turchino, l’arancione, il verde e il marrone. Ora scaraventa fontane di scintille e, tenendosi ancora nascosto, inizia il lancio delle bombe luminose là dove mezz’ora prima era notte. È pronto per uscire; squarcia l’orizzonte e, tra bagliori e lampeggiamenti, appare. Ma nessuno batte le mani pur essendo uno spettacolo degno 30 volte gli applausi di quelli che potremmo fare a quello del nostro mondo.
Nielax è il mondo più noioso e monotono dell’intero sistema solare: è abitato solo dai "niela", alieni verdi orrendi. L’unica cosa che rende Nielax degno di esistere è la sua alba: è un peccato che lo spettacolo della levata del sole si svolga con tanta maestria in un luogo semideserto. Il sole deve dare spettacolo senza che nessuno gli batta le mani. Il sole comunque, non se la prende e fa sempre più bella la sua rappresentazione. Si fa annunciare dal vento leggero, mentre è ancora buio. Il vento muove appena le foglie degli alberi e increspa le acque del mare. Ecco, comincia a mandare una luce cinerea che presto invade il cielo: non è notte, non è giorno. Ma ora è tutto pronto per lo spettacolo. Per prima cosa lancia nel cielo i carri delle nuvole, cariche d’oro e porpora. Poi, invia una miriade di colori: ecco il violetto, ecco il lilla, ecco il turchino, l’arancione, il verde e il marrone. Ora scaraventa fontane di scintille e, tenendosi ancora nascosto, inizia il lancio delle bombe luminose là dove mezz’ora prima era notte. È pronto per uscire; squarcia l’orizzonte e, tra bagliori e lampeggiamenti, appare. Ma nessuno batte le mani pur essendo uno spettacolo degno 30 volte gli applausi di quelli che potremmo fare a quello del nostro mondo.
Nessun commento:
Posta un commento